La Storia di Cremona

Le origini di Cremona non sono sicure. Probabilmente fondata dagli Etruschi, la sua vera storia comincia con i Romani che ne fecero, nel 218 a. Cristo, un caposaldo militare nella Valle Padana a difesa dai barbari. Busto romano
Cremona possedeva torri, mura, porte ferrate, il tutto circondato da un'ampia fossa. Resisté agli assalti dei Galli e di Annibale l'Africano, guadagnandosi il titolo di municipio. nel 90 a. C. e fu assai fiorente alla fine della Repubblica. Saccheggiata dai soldati di Vespasiano nel 69 d. C. dopo la seconda battaglia di Bedriaco, fu poi fatta ricostruire da lui stesso, ma non raggiunse più la primitiva floridezza.
La battaglia di Cortenuova Presidiata dai Greci resistette 34 anni all'invasione longobarda finchè fu presa a viva forza da Agilulfo (603).
Di vescovi di Cremona si sa con certezza fin dal sec. 5° (prime liste degne di fede nel sec. 8°); certo è che dal 9° sec. Cremona è sede di una vasta contea vescovile; nel 1098, al termine di lunghe lotte fra i suoi vescovi e il popolo si costituì in comune. Nemica di Milano e di Crema, seguì il partito imperiale da Federico Barbarossa a Federico II; nel 1249 ebbe come podestà Uberto Pelavicino (Pallavicino) che la fece centro di una vasta signoria in Lombardia e Piemonte; crollata questa in seguito alla sconfitta ghibellina di Benevento (1266) la città subì con i Cavalcabò gli orrori della vendetta guelfa, mentre il suo atteggiamento antighibellino durante la discesa di Arrigo VII le costò il saccheggio e la perdita del titolo di città, nel 1311. Fu alternativamente in signoria ai Cavalcabò e ai Visconti nei secoli 14°-15°, sinche passò nel 1441 a Francesco Sforza come dote della moglie Bianca Maria Visconti.
Francesco Sforza Ma Venezia ambiva Cremona; e se nel 1431, F. Sforza e N. Piccinino avevano frustrato il tentativo del Carmagnola, sconfiggendone con un abile stratagemma la forte fiottiglia fluviale, essa l'ebbe dai Francesi nel 1499 per il trattato di Blois e la tenne fino al 1509. Occupata (1525) dagli Spagnoli, durante la guerra dei Trent'anni il suo territorio fu teatro di una battaglia (giugno 1648) tra Spagnoli e Francesi: questi ultimi vittoriosi posero allora a Cremona un assedio protrattosi inutilmente per alcuni mesi. Alla Spagna la città rimase fino al 1702, quando l'occuparono gli Austriaci. Presa dai Francesi nel maggio 1796, fece parte del Regno Italico sino al 1814, come capoluogo del dipartimento dell'Alto Po. Tornata all'Austria, il 19 marzo 1848 si ribellò, costringendo il presidio a ritirarsi.

Il torrazzo di Cremona Cremona è oggi capoluogo di provincia. È una tranquilla città sulla riva sinistra del fiume Po, dedicata soprattutto all'agricoltura e all'industria alimentare ma anche alla costruzione dei violini. Una spiccata predisposizione a sfruttare le cose della natura è forse la radice comune delle diverse attività dei cremonesi, che con successo fondarono industrie e commerci. Sull’agricoltura, coltivarono l’arte della gastronomia e grazie alla loro sensibilità con cui seppero far suonare gli strumenti a corde, divennero celebri nel mondo intero e Cremona diventò sinonimo di costruzione di violini. Fiume Po
Nel bel mezzo della Pianura Padana, Cremona ha il grande Fiume che scorre all'ombra del suo imponente campanile, alto ben 111 metri. Cremona ha preso la sua forza e la sua ricchezza dalla sua posizione presso i fiumi e le vie di comunicazione, ma soprattutto dal lavoro della sua terra umida e fertile. Intorno alla città, si era svilupato un paesaggio rurale carratterizzato dalle grandi cascine a corte. Il clima, purtroppo, è spesso umido, il che rende le temperature estreme un po' più difficili da sopportare.
È da vedere il centro storico con la torre campanaria costruita in due fasi: il fusto nel 1267; la ghirlanda gotica ottagonale tra il 1287 e i primi del ’300. Sul lato verso la piazza vi è un grande orologio con un
Pietra di fondazione della cattedrale con i profeti Enoch ed Elia bel quadrante seicentesco.. Il magnifico panorama, che spazia fino alle Alpi e agli Appennini, vale la fatica di salire i 487 gradini. All'inizio del XII secolo si aprono i cantieri della Cattedrale: iniziata nel 1107, i lavori vengono in seguito interrotti a causa di un terremoto per poi essere ripresi nel 1129 e conclusi negli anni 1160-1170. La cattedrale ha al suo fianco il Battistero ottagonale romanico del 1167 La chiesa di San Gismondo coronato da una loggetta nell’interno, coperto da un’ardita cupola a sesto acuto. Completano il quadro la Loggia dei Militi (13°sec.) che fu sede delle riunioni dei comandi delle milizie e il Palazzo del Comune, del 1206, sede del governo nella Cremona antica. In una saletta interna sono esposti 4 pregiatissimi violini, capolavori dei maestri liutai A. Amati (1566), N. Amati (1658), A. Stradivari (1715) e G. Guarneri (1734). Da non dimenticare: i suoi musei ( Museo Civico, Museo stradivario), le sue chiese: San Michele è una basilica romanica del 12° sec.; San Agostino (14° sec.) conserva al suo interno un opera di Perugino (1495); San Agata è abbellita con affreschi di G. Campi; San Sigismondo ha notevoli affreschi di pittori cremonesi del 16° sec.).

 

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